domenica 29 maggio 2011

Le storie di Mary

Pigra domenica di sole. Ieri che pioveva siamo andati in piscina. Oggi invece che è una splendida giornata, stiamo in casa. I nostri ritmi ci permettono questi sprechi: ora che finalmente ho recuperato il cavo del pc, approfitto della giornata di riposo di Leo per appioppargli la bimba (si stanno “ammazzando di film” di Bud Spencer e Terence Hill) e potermi così dedicare un po' al mio blog.
Intanto fremo nell'attesa dei risultati delle "vostre" amministrative.
Due delle mie principali missioni che mi sono assegnata sono state compiute (cavo e ripristino casa... quest'ultima più o meno: ancora mancano la bombola di gas e lo scaldabagno, ma questi dipendono da cause di forza maggiore). Questa settimana sono anche riuscita (oltre a procurarmi il cavo, che è la vera svolta) a comprare le nuove zanzariere (in ferro finalmente, così il gatto non le squarcerà più arrampicandocisi sopra) e a fare una super spesa ad Abidjan (stando qua mi accorgo di quanto sono consumista dentro, per quanto abbia sempre rifuggito questa tentazione; ma da quando procurare del cibo in giro per mercato affollato, puzzolente e caldissimo e King Cash polveroso e sguarnito è diventato difficile come una giornata di lavoro o un percorso di sauna –mercato-, doccia fredda –è cominciata la stagione delle piogge-, e fitness –farsi i chilometri a piedi in giro per Bassam con mille sacchetti- ho imparato ad apprezzare i grandi centri commerciali con aria condizionata e scaffali ricolmi di cose familiari).
Ora punto a ridipingere casa e imparare a cucire: su questi due progetti sono un po' in ritardo, ma spero di recuperare la prossima settimana, visto che mi vengono continuamente nuove idee di cose da fare.
Ho trovato infatti un libro in cui si spiega come costruirsi da sé altalene e scivoli; pensavo di chiedere ai nostri falegnami di tagliarmi i pezzi e poi io li monto (come all’Ikea). Mi piacerebbe farne un po' qui per Mary e un po' al Carrefour Jeunesse (il centro d'aggregazione nella ville).
A proposito: l'altro giorno la bimba ha passato il pomeriggio là, con gli scugnizzi che ci girano. Sono una marmaglia di una ventina di bambini dagli zero ai 12 anni (altro che United Colors of Benetton) che passano la loro giornata sulla strada (benché alcuni abbiano anche casa e famiglia), scalzi e in mutande (a brandelli). Sono sporchi, bellissimi e con una forza e un'energia esplosive. La piccola se l'è cavata alla grande: ad un certo punto faceva anche a botte (per gioco) col peggiore di loro... sono una madre degenere se penso che fare a botte sia un elemento importantissimo per una corretta formazione del carattere?
Ora Caio le ha anche insegnato le strette di mano che qui vanno per la maggiore (dal batti il cinque-scivola la mano-dai il pugno, all’affera la mano-schiocca le dita-battiti il petto) quindi mi aspetto che presto prenderà il dominio della marmaglia.
Ieri sera, dopo essersi vista Alice nel Paese delle Meraviglie, si è inventata questa storia: "Il mio paese delle meraviglie è che un mattino mi sveglio presto e sento dei rumori. 'Ma che cos'è? -mi chiedo- mamma e papà ancora dormono!'. Allora scendo dal letto e mi accorgo che tutte le mie bambole e i miei pupazzi hanno preso vita, e che nella stanza ci sono anche tutti i miei amici e un sacco di altri giochi: un angolo morbido per i più piccoli, dei libri, tv e computer per i più grandi, etc. Ci sono anche delle bici, per fare un po’ di fatica e non diventare somari come Pinocchio nel Paese dei Balocchi). Poi c'è una porta che dà su un prato pieno pieno di fiori e animali, come era il mondo prima che arrivasse l'uomo. E c'è anche una finestra che dà su un cielo stellato e fuori c'è una scala a pioli che sale fino sulla luna. E la luna è a metà e allora io mi ci corico come su una cullina e mi addormento e sogno di essere nel mio lettino al Centre Abel (casa nostra qui, ndr) che devo dormire".
Lo so che per una mamma anche la cacca nel pannolino è un dono inestimabile, ma questa piccola storia mi fa pensare che mia figlia sia serena e felice e questo è impagabile!

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